martedì 31 gennaio 2012

L'economia politica è santa.

I miei lontani studi in economia politica di tanto in tanto servono a qualcosa. Non spesso, ma quando c'è qualcosa di inafferrabile nelle mosse del governo ecco che l'economia politica serve. Serve a capire che quel che viene intrapreso il più delle volte va controsenso. Prossimamente se ne può discutere, non oggi però che è destinato ad analizzare il nostro finto amico, il sistema bancario, nelle sue mille sfaccettature per niente intringanti, defatiganti, piuttosto.

Ma in economia politica c'è un assioma  che è come un ritornello, torna sempre alla mente, e credetemi che ci sono ragioni valide, e che ci fa comprendere meglio una realtà quotidiana, fatta di relazioni tra due soggetti dove il primo è legittimato ad imporre sul secondo regole che sui piatti della Bilancia dell'Equità pendono a suo esclusivo favore, nonostante le leggi dell'economia dicano a grande voce che quel soggetto non stia facendo nulla di buono al paese ed ai cittadini e dovrebbe limitare le sue pretese.

L'assioma-ritornello dice che il reddito delle banche deve essere considerato duplicazione di reddito e deve essere sottratto dal reddito nazionale per avere il prodotto nazionale netto.

Quanto ci fa riflettere questa affermazione. ....(continua)

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta la storia, racconta cosa ti è successo, dì la tua

Il logo dice tutto!

Il logo dice tutto!