mercoledì 16 aprile 2014

La legge 662/96, la solita furbizia di alcune banche

Normalmente quando si attinge ad una normativa agevolata ci si fa aiutare da un consulente poichè non si è troppo avvezzi alla materia, in modo che l'istruttoria sia fluida e senza intoppi.

In certi casi però dove essere la banca, a proprie spese, a predisporre la pratica, in quanto la banca è l'unico canale abilitato per la sua presentazione ed il cliente non deve far altro che domandare l'applicazione della normativa agevolata. Un caso è quello riguardante la legge 662/96, di cui in basso trovare una disamina meno ironica e informazioni utili nel caso in cui voleste richiederne l'applicazione.

Ebbene, come al solito, alcune banche, che di furbizia sono maestre da oltre 500 anni, trovano il modo di ribaltare sul cliente i propri oneri di gestione di tali pratiche. Infatti, assistendo un'azienda nella ricerca di soluzioni finanziarie, e individuando nella legge 662/96 una possibile agevolazione, ho scoperto che il direttore della filiale canalizzava la preparazione delle verifiche di pre-istruttoria su una società di consulenza esterna. Tale società avrebbe fatturato "solo" 1000 Euro+IVA per detta formalità. Ho chiesto di predisporre io stesso la pre-istruttoria e, pur trascorsi  consueti tempi biblici bancari, sono sempre in attesa di una risposta. Temo che sia negativa, ovviamente, perchè in logica bancariese quando le risposte tardano sono sempre negative.

Cosa dobbiamo pensare? Che qualcuno prende la stecca? Che le signore banche sono così rigide da voler solo un interlocutore conosciuto? Che non capiscono la materia ed hanno paura di essere fregati?
Ai posteri l'ardua sentenza.

Come al solito.............





Informazioni (serie) sulla legge 662/96.

Lo scopo dell'agevolazione è facilitare la concessione di finanziamenti e la riduzione dei tassi applicati grazie ad una garanzia ministeriale

La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore delle PMI. Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e impresa. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.


L’impresa deve essere valutata in grado di rimborsare il finanziamento garantito e considerata economicamente e finanziariamente sana sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali. 

Possono attingere singole aziende o più aziende collegate che  tra loro con  meno di 250 occupati ed un fatturato  inferiore ai 50 milioni di euro o, in alternativa, un totale di bilancio  inferiore a 43 milioni di euro.


L’impresa non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo ma deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento richiedendo che sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda. In alternativa, l’impresa si può rivolgere a un Confidi.

Quasi tutti i settori sono agevolabili.

Sono agevolabili  fino all'80% del finanziamento, sia le operazioni a breve siaquelle  a medio-lungo termine,  per liquidità o investimenti. L'importo massimo garantito è di 2,5 milioni di euro (anche su più operazioni.

Evidenzio che le procedure sono snelle e veloci in quanto sono stati predisposti strumenti adeguati.

(Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico, 2014)

Se gradite essere assistiti per questa pratica o altre pratiche finanziarie potete mandare un'email a banca.no.grazie.assistenza@gmail.com

Informazioni complete le potete trovare sul sito del Ministero dello Sviluppo Eeconomico:
 http://www.fondidigaranzia.it/

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