domenica 13 aprile 2014

Siamo generosi noi italiani

Cogli la rosa quando è il momento, | che il tempo, lo sai, vola | e lo stesso fiore che sboccia oggi, | domani appassirà (Pitts)


Certo che siamo generosi. Accogliamo tutto e tutti, beni servizi e persone. Subito ci sembra di fare bella figura, di essere caritatevoli ed aperti al mondo, davvero cosmopoliti. Poi quando ci accorgiamo quanto abbiamo sparso nel paese un'abbondanza di cavalli di Troia, sempre imbottiti di parassiti virus prodotti nocivi per la salute o la sicurezza, di gente di malaffare o nullafacenti è sempre troppo tardi. Troppo tardi per disdegnarsi e ancora troppo tardi per impedirne le conseguenze, troppo tardi per correre ai ripari.

Così non ci resta che rassegnarci a convivere con tutti i problemi che galleggiano nella nostra vita come anatre di lago protette nella riserva di caccia. Questo misto di carità, accoglienza e apertura verso il mondo solletica le risate di tutta Europa e anche oltre oceano. Ma forse siamo contenti di provocare una sana ilarità tra i popoli diversi dal nostro, fa parte della generosità anche tal aspetto.

E per essere sicuri che le risate di tutti perdurino nel tempo siamo pronti  a considerare prioritarie per il paese le necessità forestiere anteponendole ai problemi quotidiani di molti italiani "meno fortunati", che lungi da essere trascritti nei libri sacri della politica e della carità sono ben più concreti. Inutile elencarli, li conosciamo benissimo anche se non ci toccano personalmente, ma guardando qualche quartiere più in là si scorgono ovunque. Così con una "legge" al giorno risolve i problemi degli altri ma non i nostri, nessuno sembra abbia mai letto Euripide:

Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente.


Siamo proprio generosi noi italiani.

Siamo talmente generosi che ci piace che le banche paghino i propri alti dirigenti adeguatamente, e al fine di permettere questo siamo stati sempre pronti a regalare denaro alle banche, che come bene sapete, sanno in maniera indiscussa come utilizzarlo per il bene del bel paese.

Ovviamente mentivo poc'anzi. Non sulla nostra generosità, non sui regali alle banche.....

I regali privati alle banche li abbiamo sempre fatti, eccome, non solo a Natale (chi non ha portato un piccolo presente al bancario di riferimento?) depositando i nostri soldi gratis o quasi gratis nelle loro casse, subendo commissioni spese ed interessi fissati arbitrariamente e da monopolisti, ma oserei dire anche solo semplicemente avendo un qualsiasi rapporto con il sistema bancario ,che purtroppo si è costretti ad avere se non opta per una vita autarchica da eremita di montagna lontano dalla civiltà.

Ma quello in cui siamo veramente bravi come italiani, è nei regali pubblici alle banche, la fantasia dei nostri legislatori non ha mai avuto limiti. Vorrei fare un lungo elenco di tutte le norme e leggi che hanno regalato soldi alle banche, ma per non rattristarvi troppo sono obbligato a limitarmi e  "lasciare l'immenso per cogliere l'attimo": il Decreto BANKITALIA è fresco come l'insalata degli orti urbani di Torino ed è il regalo più recente alle banche.

Per capire come funziona questo importante cadeau alle banche ci vuole una semplice storiella terra a terra, infatti è la storia dell'agricoltore Peppino.

La fortuna di nonno Peppino

Peppino era un bravo agricoltore, sentiva che non gli restava molto da vivere e pensando al futuro dei propri nipoti, ne aveva 9, decise di lasciare a ciascuno qualcosa.

Peppino non guadagnava molto, con fatica era riuscito a racimolare 10.000 Euro, così pensò lungamente a cosa fare, ma siccome non sapeva nulla di finanza, guardando il suo vecchio trattore FIAT, che tanto lo aveva aiutato nei campi, decise di comprare con quei soldi azioni della FIAT. 

Così accompagnato da uno dei suoi nipoti comprò 1000 azioni della FIAT al prezzo di mercato di 10 Euro cadauna, aveva  investito 10000 Euro, avrebbe dato 100 azioni a ciascun nipote e 100  le avrebbe tenute lui stesso per il suo funerale!. 

Quelle azioni, gli avevano detto, ogni anno gli fruttavano qualche soldino, in più nel tempo sarebbero cresciute di prezzo, bastava tenerle senza preoccuparsi del prezzo che ogni giorno mutava. Peppino aveva la pazienza del contadino quindi sapeva che ci voleva tempo affinché il granturco crescesse e così doveva essere per il valore delle azioni. 

Peppino non era mai stato fortunato, l'unica volta è stato quando arando un campo trovò una vecchia cassa e dentro c'era, tra tante cose, una moneta d'oro che decise di regalare al suo primogenito. Ma in quell'anno 2014 c'era qualcosa di inafferrabile nell'aria che si percepiva a malapena, forse una congiunzione astrale favorevole, tutti gli ortaggi crescevano a dismisura,  il freddo non era intenso come nel passato, come se ci si dovesse aspettare un evento straordinario. 

E quest'evento capitò: il prezzo delle azioni FIAT per legge dello Stato veniva moltiplicato per 48000 e passava da 10 Euro a 480.000 Euro.


A Peppino arrivò un resoconto dell'investimento:

Investimento iniziale: 10.000 Euro
Prezzo per azione 10 Euro
Azioni comprate 1.000

Nuovo prezzo fissato dalla legge: 480.000 Euro
Valore di 1000 azioni:  480.000.000 Euro


Peppino non credeva ai suoi occhi e neanche alle orecchie, quando seppe che lui ed  nipoti all'improvviso si ritrovavano non solo benestanti, ma davvero milionari in Euro grazie a quelle misere 1000 azioni, che dopo l'entrata il vigore della legge valevano 480.000.000 di Euro. Ciascun nipote aveva un patrimonio di 48.000.000 di Euro.

Disse tra sé e sé "ora posso morire contento"  e come la fiamma di una candela col vento forte, si spense, l'emozione fu troppo grande per una persona terra a terra come lui, 

***


Ora pensate che tutto questo, (fatte le dovute sostituzioni di nome) sta realmente accadendo : le banche hanno in portafoglio le azioni di BANKITALIA che avevano acquisito per 156.000 Euro ed ora per legge vengono rivalutate per 48.000  in modo di adeguare il valore a quello di mercato ossia 7,5 miliardi di euro. Con plusvalenze esagerate....e si rischia addirittura di non tassarle.

UN BEL REGALO ALLE BANCHE FIRMATO DA TUTTI GLI ITALIANI

Siamo generosi noi italiani.






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