mercoledì 1 febbraio 2012

I guaìti del disperato

Non è una storia di animali. Non è neppure una storia d'amore o di odio. E' una storia di giornaliera rassegnazione.

Ogni giorno assistiamo a prevaricazioni tra gruppi di soggetti, non necessariamente su piani completamente diversi, non solo come lotta di classe a senso alternato, non solo come Davide e Golia, topolino e l'elefante, Tom & Jerry, Wilcoyote e BipBip, Silvestro e Tittì. Inveronon ci sono regole per essere quello che la spunta sempre. Ma qui non si tratta di una lotta impari dove alle volte il granello di sabbia fa inceppare il grande meccanismo o il piacere del cartoon dove il cacciatore è sempre cacciato, al contrario qui siamo nel mondo reale, dove la prevaricazione è studiata da 500 anni, è legittimata da sempre.  Cambiano le ere, cambiano i periodi storici, cambiano i sistemi politici e cambiano i governi ma da 500 anni il Dio Denaro trova i suoi apostoli e custodi del potere nelle banche,  e la prevaricazione prende forma con toni sbiaditi, squallidi, striscianti, senza che nessuno possa contrastarla. Troppo intrisa nel tessuto politico, troppo densa ed oleosa, preferisco dire viscida come grassi vermi nella terra umida e fertilizzata. La forma della "banca onnipotente".

La banca, il luogo di delizia, dove lasciare i propri risparmi fruttare (ahahahahahahahah), dove coccolare il proprio futuro pensando di essere tranquilli e sereni, lasciando che qualcuno più esperto si occupi di gestire adeguatamente le nostre finanze e ci renda liberi. L'illusione. L'illusione che ha permesso all'Italia di diventare il popolo più risparmiatore del mondo. L'illusione che ha permesso ai banchieri-bancari di introdursi ed intrudersi nella nostra vita sempre più pesantemente, dirigendo molti dei nostri gesti. L'illusione che ha permesso ai banchieri-bancari di influenzare la vita non solo delle famiglie ma soprattutto delle aziende più di quanto fosse loro diritto, più di quanto la giustizia sociale concedesse, più di quanto se lo meritassero. Meriti? In tanti ci chiediamo se i meriti che si sono arrogati derivino proprio dall'arroganza che nel tempo è cresciuta nel loro essere interiore...

Un'arroganza che guarda caso è legittimata dai vari governi-compagni.di-merende che a quanto pare sanno come dividersi i sovrautili generati dalle situazioni di monopolio e di arricchimento nel fornire servizi a soggetti in stato di bisogno.

Non passa attimo in cui non si abbia notizia di un sopruso da parte di una banca verso chi lavora ed ha bisogno suo malgrado di utilizzarne i servizi (lo so particolarmente perchè seguo diversi imprenditori nella gestione aziendale). L'urlo di dolore di qualcuno che viene considerato un mezzo gangster per essere in
ritardo di due rate del mutuo aziendale risuona a vuoto nelle orecchie del bancario.  Così l'urlo di dolore finisce per essere sempre più un guaito di disperato, che implacabilmente nessuno ascolta.

E bastano anche isolate situazioni di tensione finanziaria per condannare  il cliente della banca ad essere additato nel sistema degli archivi-dati come non-pagatore o ritardatario, e giustificare una macchia a vita che impedisce di ottenere altro credito.

Forse si dovrebbero ribaltare i ruoli e dare a Cesare quel che è di Cesare. E molte condanne per colpe di illecito arricchimento dovrebbero finire in capo a banche senza scrupoli che hanno approfittato delle situazioni di tensione finanziaria ottenere molto più del dovuto dalla loro malcapitata clientela. Ho molti esempi a riguardo.

Ma tutto questo è un sogno, un'utopia, una Città del Sole di Campanella in termini finanziari, una giustizia sociale impossibile finchè lasceremo nelle mani delle banche il nostro denaro alle loro condizioni giugulatorie e loro stesse potranno usarlo a scapito di chi produce, insorabilmente.



Una nota seria

Gli archivi-dati creditizi sono stati creati dalle banche per le banche come sistema di prevenzione dei rischi bancari e raccolgono informazioni (talvolta non aggiornate o inesatte) circa il comportamento del fruitore di credito bancario.

Le due banche-dati più conosciute sono il CRIF e la Centrale dei Rischi ed la CAI.

E' importante ed è possibile senza costo interrogare come diretti interessati gli archivi in questione in modo di conoscere esattamente come si è valutati dal sistema bancario e quali sono le evidenza che possono impedire l'accesso al credito.

Trovate qui sotto i link per ulteriori info.

CRIF

Centrale dei Rischi

CAI


Se desiderate supporto per l'analisi della vostra situazione creditizia potete inviare un'email a banca.no.grazie.assistenza@gmail.com










Il logo dice tutto!

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